Dal 26 al 30 novembre i gattacci hanno affrontato un’altra FE-NO-ME-NA-LE avventura.
Nelle prime ore del pomeriggio il clan si è ritrovato davanti all’oratorio di Rubiera pronto a partire alla volta di Modena.
Dopo aver affrontato un lungo viaggio, pieno di fango e intemperie, il clan è arrivato finalmente alla chiesa della Madonnina di Modena.
Il giorno seguente fu il primo in cui il clan prestò servizio a Porta Aperta, associazione di volontariato che aiuta i più bisognosi, offrendo servizio mensa e di assistenza medica e legale.
L’aiuto sicuramente era necessario. Il clan si è impegnato a ripulire il giardino, il parcheggio, il cortile interno e l’entrata della chiesa per offrire un ambiente più salubre e accogliente.
Durante l’ora di pranzo e della cena i ragazzi sono stati richiamati per aiutare a servire i pasti alle persone che arrivavano nel centro; ognuno aveva la sua specifica mansione, chi aiutava a far passare le persone, chi aiutava a cucinare e chi serviva il pasto interagendo con le persone che passavano.
La sera, dopo una lunga giornata di lavoro, i gattacci più anziani hanno preparato un’attività per presentare, al resto del clan, gli elementi essenziali che caratterizzano l’uomo e la donna della partenza.
Il giorno successivo il clan ha aiutato nel controllo e nello smistamento dei medicinali utilizzati come rifornimento per l’ambulatorio del centro; con tutte le medicine smistate i gattacci possono definirsi dei medici perfetti, capaci di alleviare qualsiasi malattia!
La sera abbiamo organizzato un’attività inglobando Don Giacomo; lo scopo principale di tale attività era quello di creare un dibattito cercando di risolvere un problema comune.
Il giorno successivo fu l’ultimo a Porta Aperta e, dopo aver salutato e ringraziato della bella esperienza tutti i volontari, ci siamo diretti verso il centro per partecipare alla Messa.
Al termine della Messa ci siamo spostati sotto la Ghirlandina per salutare uno dei nostri gattacci; buona strada Jacci, i gattacci ti vogliono bene.
Ultima sera a Modena caratterizzata da pizza (PIZZA AGLI SCOUT!!) e mega partitone a sultano.
La mattina seguente, svegliati di buon’ora, siamo tornati verso casa.
I gattacci ringraziano tutti i volontari con i quali sono riusciti ad entrare in contatto, i quali ci hanno raccontato le loro esperienze di volontariato e il tipo di volontariato che si pratica all’interno di Porta Aperta, ma soprattutto vogliono ringraziare tutte quelle persone conosciute duranti i pasti che, nonostante il poco che possedevano e nonostante gli ostacoli che hanno dovuto superare nella loro vita, sono riusciti ad aprirsi e a raccontare con il sorriso le loro vicende ringraziando per l’aiuto dato.
“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla.” Martin Luther King.
Ecco tutte le foto del Campo:
